Il Milan batte l'Atalanta per 2-0 e continua la marcia verso il tricolore. La squadra di Stefano Pioli non sbaglia più un colpo e mette a segno la quinta vittoria di fila in campionato, dove ora basta un solo punto contro il Sassuolo al Mapei Stadium per cucirsi lo scudetto sul petto e strapparlo proprio all'Inter. Una festa che poteva già esserci ieri sera, che con la vittoria sulla dea bastava che l'Inter non vincesse contro il Cagliari all'Unipol Domus, ma pure ieri l'Inter ha vinto per 1-3 mandando i sardi quasi in Serie B. Quindi festeggiamenti rimandati a domenica, quando ci sarà la contemporaneità delle partite. Ma torniamo al match di ieri, una bolgia di 80 mila tifosi tutta rossonera si accomoda allo stadio, tutta gremita con i colori della squadra e una coreografia che prende quasi metà stadio, per far capire alla squadra che c'era un uomo in più in campo: i propri tifosi. una partita molto equilibrata nel primo tempo, con il Gasp che lascia in panchina tanti suoi uomini come ad esempio Malinovskyi e Demiral e scalando De Roon dietro in difesa. Sorprese anche tra le file di Pioli che lascia Bennacer in panchina e riconferma Rade Krunic sulla trequarti, per mettere fisicità al reparto avanzato. Nel primo tempo però le azioni scarseggiano, le due squadre non vogliono rischiare troppo. Ricordiamo infatti che l'Atalanta si sta giocando un posto in Europa, che sia Europa League o Conference League. La prima azione la vediamo al minuto 21' con Rafael Leao che prova a tirare in porta ma che non porterà a nulla. Poco dopo Luis Muriel si accascia in terra facendo spaventare Gasperini, ma rialzandosi e continuando l'incontro, subito ha fatto spaventare tutto il Mondo Milan con un tiro che poteva essere pericoloso, ma Mike Maignan non si fa sorprendere e para. Il portiere rossonero fa sembrare semplice qualsiasi tiro, un fenomeno in porta e che lascia la squadra tranquilla dove a volte i compagni passano a lui per gestire. Alla fine del primo tempo, tante proteste per un presunto rigore per il Milan, dove Giroud finisce a terra su spinta di Djimsiti ma Orsato lascia correre e il Var conferma, dove poi il francese verrà ammonito per proteste. Secondo tempo: match più aperto e molto ben giocato dalle due squadre, che si sbilanciano di più rispetto al primo tempo e creano azioni che possono essere pericolose. Prima occasione per Zappacosta che Calabria gli nega, poi Theo Hernandez con una punizione che s'impatta a lato della rete. Ma ecco i cambi che Stefano Pioli effettua e che imbriglia la squadra di Gasperini: fuori Saelemekers e Giroud e dentro Messias e Rebic. Per la dea fuori Muriel e Pasalic e dentro Zapata e Malinovskyi. Ed ecco che avviene la prima rete per il Milan: Kalulu ruba palla a Pasalic, tra mille proteste dell'Atalanta per un fallo nel recupero della palla, che passa a Messias e con delicatezza lancia verso Rafael Leao che fulmina Koopmeiners e mette sotto a Musso per l'1-0 che fa partire il tripudio di tutto lo stadio rossonero. L'Atalanta prova a reagire dopo la rete dello svantaggio, e Gasperini mette in scena pure Boga per sperare nel pareggio. Ma dopo c'è stato l'episodio "Scudetto": una vera e propria meraviglia calcistica. Krunic ruba palla con un intervento perfetto che si affida a Theo Hernandez. Il terzino rossonero come un carro armato veloce, spazza via centimetro dopo centimetro tutti i giocatori dell'Atalanta come se fossero ostacoli. Un coast to coast che porterà alla rete del definitivo 2-0 proprio del francese, che fa tutto il campo, da sinistra a destra, come un cavallo imbizzarrito, e manda il pubblico in paradiso. Non c'è più tempo, e la partita terminerà per 2-0 per il Diavolo, e il Milan si porta a casa la quinta vittoria di fila, mettendo un punto sul campionato che si colora di rossonero.
Il Milan batte l'Atalanta per 2-0 e continua la marcia verso il tricolore. La squadra di Stefano Pioli non sbaglia più un colpo e mette a segno la quinta vittoria di fila in campionato, dove ora basta un solo punto contro il Sassuolo al Mapei Stadium per cucirsi lo scudetto sul petto e strapparlo proprio all'Inter. Una festa che poteva già esserci ieri sera, che con la vittoria sulla dea bastava che l'Inter non vincesse contro il Cagliari all'Unipol Domus, ma pure ieri l'Inter ha vinto per 1-3 mandando i sardi quasi in Serie B. Quindi festeggiamenti rimandati a domenica, quando ci sarà la contemporaneità delle partite. Ma torniamo al match di ieri, una bolgia di 80 mila tifosi tutta rossonera si accomoda allo stadio, tutta gremita con i colori della squadra e una coreografia che prende quasi metà stadio, per far capire alla squadra che c'era un uomo in più in campo: i propri tifosi. una partita molto equilibrata nel primo tempo, con il Gasp che lascia in panchina tanti suoi uomini come ad esempio Malinovskyi e Demiral e scalando De Roon dietro in difesa. Sorprese anche tra le file di Pioli che lascia Bennacer in panchina e riconferma Rade Krunic sulla trequarti, per mettere fisicità al reparto avanzato. Nel primo tempo però le azioni scarseggiano, le due squadre non vogliono rischiare troppo. Ricordiamo infatti che l'Atalanta si sta giocando un posto in Europa, che sia Europa League o Conference League. La prima azione la vediamo al minuto 21' con Rafael Leao che prova a tirare in porta ma che non porterà a nulla. Poco dopo Luis Muriel si accascia in terra facendo spaventare Gasperini, ma rialzandosi e continuando l'incontro, subito ha fatto spaventare tutto il Mondo Milan con un tiro che poteva essere pericoloso, ma Mike Maignan non si fa sorprendere e para. Il portiere rossonero fa sembrare semplice qualsiasi tiro, un fenomeno in porta e che lascia la squadra tranquilla dove a volte i compagni passano a lui per gestire. Alla fine del primo tempo, tante proteste per un presunto rigore per il Milan, dove Giroud finisce a terra su spinta di Djimsiti ma Orsato lascia correre e il Var conferma, dove poi il francese verrà ammonito per proteste. Secondo tempo: match più aperto e molto ben giocato dalle due squadre, che si sbilanciano di più rispetto al primo tempo e creano azioni che possono essere pericolose. Prima occasione per Zappacosta che Calabria gli nega, poi Theo Hernandez con una punizione che s'impatta a lato della rete. Ma ecco i cambi che Stefano Pioli effettua e che imbriglia la squadra di Gasperini: fuori Saelemekers e Giroud e dentro Messias e Rebic. Per la dea fuori Muriel e Pasalic e dentro Zapata e Malinovskyi. Ed ecco che avviene la prima rete per il Milan: Kalulu ruba palla a Pasalic, tra mille proteste dell'Atalanta per un fallo nel recupero della palla, che passa a Messias e con delicatezza lancia verso Rafael Leao che fulmina Koopmeiners e mette sotto a Musso per l'1-0 che fa partire il tripudio di tutto lo stadio rossonero. L'Atalanta prova a reagire dopo la rete dello svantaggio, e Gasperini mette in scena pure Boga per sperare nel pareggio. Ma dopo c'è stato l'episodio "Scudetto": una vera e propria meraviglia calcistica. Krunic ruba palla con un intervento perfetto che si affida a Theo Hernandez. Il terzino rossonero come un carro armato veloce, spazza via centimetro dopo centimetro tutti i giocatori dell'Atalanta come se fossero ostacoli. Un coast to coast che porterà alla rete del definitivo 2-0 proprio del francese, che fa tutto il campo, da sinistra a destra, come un cavallo imbizzarrito, e manda il pubblico in paradiso. Non c'è più tempo, e la partita terminerà per 2-0 per il Diavolo, e il Milan si porta a casa la quinta vittoria di fila, mettendo un punto sul campionato che si colora di rossonero.
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