RESOCONTO SERIE A: 37 GIORNATA


 La Serie A si appresta a dirigersi verso le battute finali. Al netto dei posticipi del lunedì, con Sampdoria-Fiorentina e Juventus-Lazio, il campionato corre verso la linea di traguardo e alcuni verdetti sono in attesa di essere ancora sanciti. Dallo Scudetto, passando per le zone europee e infine per lo scontro salvezza, tanti i dubbi che rimangono in questo campionato, che è ricco di emozioni, nonostante la qualità a detta di molti, è calata. Un campionato che è rimasto coerente con i risultati, tante squadre che sono rimaste a giocarsi il tutto e per tutto e non vogliono lasciare punti per strada nonostante non abbiano più nulla da dire e chiedere in questa stagione. Già da sabato pomeriggio, con il match tra l'Empoli e la Salernitana al Castellani, poteva sancire il primo verdetto in campionato, nello specifico nelle parti basse della classifica. Infatti la squadra di Nicola con una vittoria sulla squadra di Andreazzoli, poteva mettere un ipoteca sulla permanenza in Serie A, con il Cagliari che poi doveva vedersela con l'Inter il giorno dopo. L'Empoli infatti, ormai salvo da quasi un mese, non ha più nulla da chiedere al campionato, e il match dovevano farlo i granata che sotto di un gol hanno pareggiato e poi rischiato di vincere, ma con il rigore sbagliato da Diego Perotti che ha messo a rischio la permanenza in A della Salernitana, su dovrà attendere l'ultima giornata di campionato per sancire chi scenderà tra Verdi e compagni o il Cagliari. Con il pareggio tra la Salernitana e l'Empoli per 1-1 però, fa si che il Venezia retroceda matematicamente in Serie B. Proseguendo abbiamo avuto i due match delle 18:00 con Udinese-Spezia e Verona-Torino. Il primo vedeva la squadra di Cioffi che, con la salvezza ottenuta mesi fa, ormai nel campionato voleva solo migliorarsi a livello di punti, ma davanti aveva uno Spezia che non aveva per certa la permanenza in Serie A che doveva vincere per ottenere la matematica salvezza. Vittoria che avviene in rimonta, con un 2-3 che pone fine all'agonia degli uomini di Thiago Motta e per la terza stagione consecutiva lo Spezia gareggerà in Serie A. L'altra partita era tra il Verona di Tudor e il Torino di Juric, due bellissime squadre, con due giochi e trame diverse, che hanno fatto un campionato enorme e sono le due squadre che hanno in difficoltà tutte le big durante tutta la stagione. Uno scontro tra due squadre vinto dal Torino che vuole chiudere bene in campionato e stare nella metà della classifica, dove invece il Verona non deve più chiedere nulla se non poter raggiungere il record id punti in stagione. Alle 20:45 all'Olimpico andava in scena la Roma che doveva affrontare il Venezia già matematicamente in Serie B. Uno scontro che sembrava scontato già sulla carta e poi per la retrocessione avvenuta a serata in corso, che sembrava mettere nei binari giusti i giallorossi. Ma la squadra di Mourinho non riesce più a vincere in campionato che pareggia 1-1 con un Venezia che ha cercato di non lasciare la Serie A senza lottare, e piano piano perde punti importanti per confermarsi nelle zone europee, che ora deve attendere la Fiorentina stasera. La Roma deve sperare ora di vincere la Coppa a Tirana contro il Feyenoord se vuole partecipare alla prossima Europa League. Domenica a mezzogiorno e mezza, derby tra Bologna e Sassuolo. Una sfida tra due squadre che si sono stanziate da subito nelle zone tranquille del campionato, e che si sono rivelate delle trappole per le big durante la stagione. Partita che è finita 1-3 per gli uomini di Dionisi che hanno spazzato via la squadra di Sinisa e si proiettano alla sfida contro il Milan che può sancire lo Scudetto. Alle 15:00 al Maradona Stadium avevamo l'addio del capitano Lorenzo Insigne, che per l'ultima volta salutava il proprio pubblico e con la vittoria netta per 3-0 sul Genoa, fa retrocedere gli uomini di Blessin definitivamente. Milan-Atalanta alle 18:00, un tripudio a San Siro, con 80 mila tifosi allo stadio e una bolgia per i restanti rimasti fuori, tutto rossonero. Una partita che il Milan vince meritando e mettendo una mano sullo Scudetto che ora dovrà attendere un pareggio oppure una vittoria contro il Sassuolo per considerarsi Campione d'Italia. Infatti alle 20:45 c'è stato il match in Sardegna, tra Cagliari-Inter. Uno scontro tra una squadra che doveva fare risultato per cercare di salvarsi e l'Inter che doveva vincere altrimenti matematicamente il Milan era campione con una giornata d'anticipo. Una partita che gli uomini di Simone Inzaghi non sbagliano, vincendo per 1-3 grazie ad una doppietta di Lautaro Martinez e mettono il Cagliari in una situazione nera, che dovrà sperare in un passo falso della Salernitana, e i rossoblù vincere con il Venezia all'ultima giornata. Ma questo è il campionato più bello degli ultimi anni. 

Commenti