MANCHESTER CITY-REAL MADRID SPETTACOLO

 


Buongiorno cari lettori e buon mercoledì mattina, dove abbiamo visto ieri una spettacolare partita tra due squadre tra le più forti del Mondo. Se da una parte, del Real Madrid, ci siamo abituati grazie alla sua storia e le sue vittorie europee, non si può dire di certo per la squadra inglese, che ancora non ha ottenuto trofei a livello europeo, nonostante i grossi investimenti in questi 10 anni. La partita è finita 4-3 per gli uomini di Pep Guardiola, nonostante una partita a tratti "dominata" non si è riusciti a segnare qualche altro gol che potesse lasciare tranquilli gli inglesi, vista la partita di ritorno al Bernabeu. Le due squadre sono scese entrambe con un 4-3-3 dove la squadra di Pep aveva una formazione composta da Ederson tra i pali, in difesa Laporte e Dias centrali, Zinchenko e Stones terzini. Centrocampo a tre, con il mastino Kevin De Bruyne, Rodri e Bernardo Silva. Attacco composto da Mahrez, Gabriel Jesus come falso nove e Foden. L'allenatore del Real Madrid, Carlo Ancelotti, scende in campo con Courtois, Carvajal, Militao, Alaba, Mendy. Centrocampo con i soliti Kroos, Modric e Valverde. Davanti in attacco, Rodrygo, Benzema e Vinicius. Il primo tempo è caratterizzato principalmente dal dominio del Manchester City con un gioco esplosivo e dinamico. Ma nel primo tempo abbiamo due episodi specifici da analizzare. Infatti abbiamo i due gol in 11 minuti degli uomini dell'allenatore spagnolo, che hanno schiacciato a livello tecnico i madrileni. La difesa del Madrid è stato molto in affanno a contenere l'aggressività dei Citizens, dove pure Valverde è costretto durante certe fasi della partita ad indietreggiare nella linea dei 4 difensori, portandola a diventare a 5. Le due ali del City, Mahrez e Foden, agiscono larghe e i due terzini agiscono come se fossero delle mezzali aggiuntive. I due terzini infatti, agirano attorno a Rodri in fase di possesso e progressivamente agiscono portando sovrapposizioni nei corridoi intermedi. Bernardo Silva e Kevin De Bruyne si confermano i due uomini pilastro del gioco di Pep, essendo addirittura liberi di cercare la propria posizione e attaccare dove meglio credano. Infatti il belga, cerca sempre durante la partita, di attaccare la profondità verso la porta, al contrario del portoghese, che con la sua qualità cercherà di giocare palla al centrocampo e creare occasioni. Il Belga farà la prima rete di testa, sfuggendo a da Valverde in partenza e poi da Carvajal poi. Il city non concederà di uscire al Real, dove sarà schiacciato tramite gli esterni del campo, facendo andare in bambola i due centrali di difesa, Militao e Alaba. Il belga si attiverà con un pallone perfetto dove Alaba infatti sbaglia clamorosamente e da solo Gabriel Jesus può solo che ringraziare. Ma se pensate che sia tutto un monologo vi sbagliate: il City infatti sbaglia moltissime palle gol e non riesce a dare il colpo definitivo del KO al Real Madrid. Anzi, piano piano il Real capisce che deve e può reagire, Modric si porta più indietro per impostare e aiutare in mediana, con Rodri alle calcagna. Nel mentre i terzini avanzano in su e il croato riuscendo a tenere viva una palla grazie ad un contrasto, passa a Mendy che con un assist delizioso passa palla al francese, candidato al pallone d'oro, Karim Benzema, che anticipando Zinchenko manda la palla in rete per il 2-1. Il City perde Stones ed entra Fernandinho e Ancelotti cambia Alaba per Nacho. Nel secondo tempo non cambia la trama, anzi, il neo entrato anticipa Vinicius e crossando trova la testa di Foden che fa 3-1. Modric avanza dietro Benzema, ed entra in gara pure Vinicius, che con la palla fa quello che vuole, manda a vuoto il suo connazionale e galoppando dalla metà campo avversaria fino alla porta di Ederson fa il 3-2. Entra Camavinga al posto di Rodrygo, dove il francese prende il posto di Valverde, e quest'ultimo si mette al fianco di Benzema. Al minuto 74' Bernardo Silva sorprende però Courtois con una parabola sotto il 7 che porta il City sul 4-2. Ma quando la partita sembra andare sui binari predetti, ecco il grave errore di Laporte che impatta una palla con il braccio e porta il rigore per i madrileni, dove il solito Karim Benzema con un cucchiaio fredda Ederson, chiudendo la partita sul 4-3. Il risultato sta stretto per il City, che ha controllato la gara per larghi tratti, ma il Real già come ha fatto vedere in questa stagione, non cade mai, si deve rialzare, in un modo o nell'altro. Ora ci sarà il ritorno al Bernabeu, e sarà tutta un altra partita, e gli uomini di Pep Guardiola avranno battaglia.

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