LA ROMA PENSA A TIRANA


Il campionato è finito e la Roma ha concluso al sesto posto in classifica dietro la Lazio di un solo punto. Un posto in Europa League conquistato grazie ad un lavoro ottimo da parte del tecnico portoghese Josè Mourinho che ha risollevato una squadra a livello fisico e qualitativo e soprattutto psicologico. In Conference League, partita dopo partita si è raggiunta una finale meritata, dopo anni che i tifosi giallorossi hanno sofferto. Raggiungere una finale e la possibilità di portare una coppa europea in Italia dopo 12 anni e nello specifico giocarsi una coppa (poi persa con la Lazio nel 2013) sarebbe un premio enorme per il Mondo giallorosso. Dopo solamente delusioni e due semifinali (Champions League 2018 e Europa League 2021) che hanno visto la Roma uscire dalle due competizioni. Ma questa finale è diversa, lo special one sà che questa opportunità deve essere presa e colta in un modo o nell'altro. I giocatori dovranno essere pronti a scendere in campo, avere la bava alla bocca e non sbagliare questa occasione e solamente con i giocatori pronti ed esperti si può fare. Ed è per questo che bisogna avere ogni giocatore a disposizione, come ad esempio Mkhitaryan dove negli ultimi giorni le bocche sono cucite e ogni allenamento è al chiuso perchè il tecnico portoghese non vuole lasciar trapelare nulla dal proprio quartier generale. Ma la speranza è quella di vedere l'armeno scendere in campo nella finale che conta. Il recupero infatti è andato il più lungo possibile dopo la lesione muscolare riportata nella semifinale contro il Leicester. Tutti, dai medici fino al giocatore stesso, stanno cercando fino all'ultimo di portarlo con loro, altrimenti verrà schierato Sergio Oliveira in mediana e Nicolò Zaniolo pronto ad essere schierato nella linea dei trequarti. Lo special one non ha altri dubbi infatti. In difesa Smalling e Karsdorp sono recuperati e schierabili nell'11 titolare. Per quanto riguarda Spinazzola, il terzino ha giocato 80 minuti venerdì ed è difficile che giochi titolare contro il Feyenoord. Quindi il tecnico portoghese, per portare a casa la sua quarta coppa europea con quattro squadre diverse, è pronto ad affidarsi ai suoi uomini di fiducia. A partire proprio dal suo portiere connazionale Rui Patricio, dove quest'anno ha compiuto una stagione ottima ed è pronto a trasportare la squadra pure nell'ultimo atto, dove davanti avrà Mancini, Ibanez e Smalling a protezione. Fasce composte da Karsdorp e Zalewski, ormai diventato titolare dell'11 di Mourinho. Centrocampo composto da Oliveira e Cristante, mentre sulla trequarti Zaniolo e capitan Lorenzo Pellegrini. In attacco il bomber inglese Tammy Abraham, autore di una doppietta contro il Torino nell'ultima giornata di campionato, ormai idolo della tifoseria.

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